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Aiutare l’anziano di Modena ad accettare la badante

Capita spesso che gli anziani siamo resti ad accettare l’aiuto di una badante a Modena. Come poter risolvere il problema?

Quando un genitore diventa anziano o è affetto da una patologia invalidante, una delle maggiori difficoltà che spesso i familiari incontrano nel momento in cui decidono di assumere una badante è convincere il proprio caro ad accettare un aiuto, soprattutto da una persona che non conosce.

Per un anziano abituato da tutta la vita ad essere autonomo trovarsi in situazione di disagio, dipendenza e solitudine, è triste e deprimente, soprattutto quando si identifica in un corpo che non risponde più come prima e gli provoca dolore. Spesso gli anziani non vedono di buon occhio la badante convivente nella loro vita quotidiana perché sono impauriti dal fatto di dover cambiare la propria routine, oppure perchè non vogliono ammettere di averne necessità solo per orgoglio.

Alcuni suggerimenti possono essere d’aiuto per evitare atteggiamenti di netto rifiuto e opposizione da parte dell’anziano di fronte alla scelta di farsi aiutare. Trovare la badante migliore a Modena per il proprio genitore anziano richiede tempo. Prendersi un breve periodo per pensare alla soluzione migliore e a come proporla al proprio caro è importante perché permette di ottenere informazioni per rispondere in modo corretto alle domande e opposizioni che il genitore può sollevare.

Iniziare la conversazione in un luogo tranquillo ma soprattutto con un clima disteso in modo che l’anziano si senta rassicurato senza percepire preoccupazioni o ansia. Una volta sollevato l’argomento badante ad ore, è importante offrire all’anziano un pochino di tempo per permettergli di assimilare l’idea e soprattutto se possibile permettergli di partecipare alla scelta senza doverla subire passivamente.

L’anziano spesso si rende conto di non riuscire a svolgere determinate attività in autonomia, ma ammetterlo è tutta un’altra storia. Accusarlo e focalizzarsi solo su ciò che non è più in grado di fare lo fa sentire inadeguato e colpevole. Introdurre in casa propria una badante è un argomento delicato, richiede rispetto e talvolta tempo e anche se spesso può sfociare in litigi e discussioni rimanere positivi e non spazientirsi è fondamentale.

Vuoi sapere quanto costa una badante a Modena? AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio a Modena) è attiva con le proprie badanti in tutta l’Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Modena e Bologna se cerchi se cerchi Badanti Modena, Badanti Bologna, Badanti Pavullo nel Frignano, Badante Mirandola, Badante Carpi,

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Modena: cosa e chi è la badante?

Assumere una badante per assistenza anziani a Modena non è cosa da poco, in quanto trattasi di una vera e propria assunzione lavorativa e non, come i più considerano, una assunzione lavorativa di serie B.

Aes Domicilio svolge il proprio lavoro, non solo selezionando la badante migliore a Modena, ma seguendo e aiutando la famiglia ad affrontare l’iter di preparazione dell’assunzione.

La figura del badante convivente a Modena rientra tra le categorie del rapporto di lavoro domestico, ovvero quel rapporto di lavoro che viene svolto esclusivamente per le necessità della vita familiare del datore di lavoro. Nello specifico, la figura di badante è attribuita a quei lavoratori che assistono persone che non sono in condizioni di piena autosufficienza, o che comunque hanno bisogno di assistenza in ragione di condizioni di salute o di età.

Con la Finanziaria del 2005, Legge n. 311 del 2004, è stata introdotta per la prima volta la definizione del termine “badante”, affermando che il badante altri non è che il lavoratore addetto all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.

Il/la badante si differenzia dalla colf a Modena poiché quest’ultima ha come obiettivo prioritario dell’intervento la casa e come corollario a ciò la cura dei suoi abitanti; invece, nella figura del/della badante le priorità si rovesciano.

Rientrando nella fattispecie di lavoro domestico, è assoggettato ad una disciplina speciale sia per quel che riguarda il rapporto di lavoro, sia in relazione al regime di sicurezza sociale. Infatti, il rapporto di lavoro dei dipendenti domestici è regolato dalle norme di fonte legislativa (tra cui artt. 2240-2246 c.c. e L. 339 del 1958) e da quanto contenuto nel CCNL del Lavoro Domestico.

Invece, per l’assunzione di badanti provenienti da Paesi extracomunitari è utile fare una precisazione, se il lavoratore fosse già presente in Italia con regolare permesso di soggiorno, l’assunzione del badante avviene con le medesime modalità ordinarie in vigore per i lavoratori italiani, con in più l’obbligo di invio allo Sportello Unico dell’Immigrazione del contratto di soggiorno nei casi previsti dalla legge, invece,  per il lavoratore badante residente all’estero, il rapporto di lavoro si costituisce seguendo una determinata procedura finalizzata ad ottenere il nulla osta al lavoro che consente l’ingresso in Italia dello straniero e la concessione del permesso di soggiorno, il c.d. Decreto Flussi.

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Pagare lo straordinario alla badante a Modena: come?

Anche la badante a Modena spesso è chiamata a svolgere lavoro straordinario. Anzi, si tratta di una tipologia di attività lavorativa dove l’incidenza in ore di lavoro di questo lavori straordinario è maggiore. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro, cioè Ccnl di categoria prevede l’Istituto del lavoro straordinario e lo regola con apposite nome.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede il Ccnl (Contratti Badante) e cosa devono sapere i lavoratori in materia lavoro straordinario che è a tutti gli effetti un diritto che spetta ai lavoratori.
Questo fa sì che l’orario giornaliero di lavoro sia difficilmente quantificabile e collocabile nell’arco delle 24 ore. Non si può sapere quando il soggetto a cui la badante ad ore a Modena presta assistenza, avrà bisogno dell’aiuto della lavoratrice o del lavoratore. Non esiste fascia oraria specifica (se si escludono i pasti), in cui sicuramente il vecchietto o l’invalido avrà bisogno dei servigi della badante.

Straordinario, come dice la parola stessa, significa che deve essere una situazione particolare, ben specifica e limitata come frequenza a far scattare quella che a tutti gli effetti è una richiesta di servizi in più per qualsiasi lavoratore. Come dicevamo però, per le badanti la situazione è più complessa. In fabbrica per esempio, una azienda può chiedere un surplus di lavoro agli operai, per in determinato periodo di tempo, per fare fronte ad intervenute e sopraggiunte esigenze produttive.
Il contratto collettivodel lavoro domestico, dove ci sono le regole contrattuali anche per le badanti, prevede una somma aggiuntiva da erogare alla badante nel caso operi in lavori straordinario.

Si chiama maggiorazione per lavori straordinario ed è il surplus di stipendio che per legge va erogato al lavoratore. La badante convivente può essere assunta esclusivamente in 3 diversi livelli sugli 8 che sono quelli previsti per tutti i lavoratori domestici.

La paga oraria normale, recentemente adeguata tasso di inflazione è differente a seconda di questi 3 livelli di inquadramento. La badante deve percepire una paga oraria di 6,13 euro se inquadrata al livello BS, cioè se presta assistenza ad un soggetto autosufficiente. Se invece presta assistenza ad un soggetto non autosufficiente, va inquadrata nel livello CS e la paga a ore se a 6,83 euro. Infine, se si tratta di una badante qualificata per l’assistenza a persone non autosufficienti, il livello è il DS e la paga oraria è di 8,22 euro.
Questo è lo stipendio orario normale, per le ore di lavoro normali svolte.

Tornando al lavori straordinari, le ore di lavoro svolte in più danno diritto alla maggiorazione. In questo caso il Ccnl prevede differenti maggiorazioni in base alla fase della giornata in cui ricade l’orario di lavoro straordinario svolto. Nello specifico le percentuali di paga extra dovute sono:

  • Straordinario diurno: 25% per le ore di lavoro dalle 6,00 alle 22,00;
  • Straordinario notturno: 50% per le ore di lavoro dalle 22,00 alle 6,00;
  • Straordinario festivi: 60% per le ore di lavoro che ricadono nel giorno di riposo e nelle festività;
  • Straordinario mancato riposo: 40% per le ore di lavoro prestate nella mezza giornata di riposo;
  • 10% per le ore eccedenti le 40 e fino alle 44 settimanali per i non conviventi.

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Cosa significa fare la badante a Modena

La prima cosa che viene chiesta, quando si ha bisogno di una badante a Modena, è sicuramente: “ma la badante fa anche questo?” – e se ne sentono di tutti i colori.

Si pretende dalla badante un ufficio da tuttofare domestico: dal pagare le bollette ad accompagnare i cani alla tolettatura.

Ma cosa deve fare davvero la badante?

Bene, ci teniamo a dire che la badante può fare ogni cosa, purché venga stipulato prima e ne abbia conoscenza la badante stessa che dovrà manifestare il proprio assenso – anche a mansioni che esulerebbero dalla professione badante strictu sensu, e che andrebbero ad investire una dimensione altra, fatta di accordi tra famiglia e badante, spettanti anche qualche extra sullo stipendio a fine mese.

La badante è una figura che si occupa dell’assistenza anziani a Modena non autosufficienti. aiutandoli s svolgere le attività di tutti i giorni, a casa o fuori casa.

Nel caso in cui l’assistito abbia bisogno di supporto costante, ci sarà bisogno di una badante convivente.

Ecco nel dettaglio di cosa si occupa una badante ad ore a Modena:

  • fare la spesa, preparare i pasti e servirli agli orari concordati,
  • sbrigare le faccende domestiche per mantenere la casa pulita e ordinata,
  • occuparsi della movimentazione e deambulazione, nel caso in cui la persona assistita sia costretta a letto o in sedia a rotelle o abbia difficoltà motorie,
  • accompagnare la persona nelle uscite e commissioni quotidiane,
  • curare la salute e l’igiene personale,
  • verificare che la persona segua le terapie prescritte dal medico,
  • occuparsi della sfera relazionale e tenere compagnia alla persona assistita.

È facile capire che i compiti della badante convivente a Modena possono cambiare in base alle condizioni di salute della persona che assiste. Per questo motivo è sempre consigliabile indicare le mansioni in modo chiaro nel contratto di collaborazione.

Capita spesso che ci sia confusione tra queste due figure professionali.
La prima differenza tra colf e badante risiede nei destinatari del loro lavoro. In genere la badante convivente assiste una sola persona, invece la colf convivente a Modena supporta tutta la famiglia.

Inoltre, cambiano le mansioni delle due figure. Questo perché la badante è una figura di assistenzaalla persona, mentre la colf si occupa di gestire la casa e in particolare di curare l’ordine e la pulizia.
La famiglia che assume una colf su gioranta a Modena può anche concordare alcuni incarichi ulteriori:

  • preparare i pasti,
  • occuparsi degli animali domestici,
  • occuparsi delle piante.

Se cerchi una badante, affidati ad AES Domicilio, agenzia di selezione badante in 24 ore. Disponiamo di tariffe badanti Modena estremamente competitive e siamo attivi su tutta Emilia-Romagna ed in particolare nelle province di Modena e Bologna se cerchi Badanti Modena, Badanti Bologna, Badanti Pavullo nel Frignano, Badante Mirandola, Badante Carpi.

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Anziani soli a Modena: meglio con le badanti!

Sono sempre più frequenti i casi di anziani di Modena che rimangono soli. In questo caso cercare una badante a Modena o una colf a Bologna può essere una buona soluzione!

Può capitare durante la vita di una persona ormai giunta alla vecchiaia di rimanere sola. Tuttavia perfino i più vecchi che decidono di stare in modo completamente libero di vivere da soli nelle loro abitazioni non accuditi da nessuno possono più o meno risentire di questa scelta purtroppo molto poco salutare.

Uno dei motivi più comuni della solitudine degli anziani è dovuta ai figli che finiscono per lavorare e vivere lontani, più o meno consapevolmente condannando i genitori a una vita spesso completamente in solitudine.

Sono tantissimi oggi a Modena e in Italia gli anziani che vivono purtroppo in solitudine, questo è dovuto a ragioni prettamente statistiche: gli italiani sono una popolazione molto anziana e dunque sono molti gli anziani soli. Questo causa gli anziani vari problemi in vari ambiti della vita quotidiana.

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La situazione si complica notevolmente quando si pensa quegli anziani che perdono purtroppo il proprio coniuge e il proprio compagno di una vita che li ha accompagnati nel proprio percorso, perdendo così tanti punti di riferimento e soprattutto la forza vitale per andare avanti.

L’isolamento, la mancanza di impegni significativi, il deterioramento della salute e della mobilità e la perdita dei propri cari sono tutti fattori che possono portare alla depressione.

A causa dell’assenza di persone intorno a loro a cui comunicare i propri sentimenti o bisogni, la depressione spesso passa inosservata.

Alcuni sintomi includono: 

  • ignorare l’igiene personale;
  • diventare irregolari con le medicine;
  • interrompere bruscamente la comunicazione;
  • vivere in spazi disordinati;
  • esaurimento;
  • insonnia;
  • perdere peso;
  • ritirarsi dalle riunioni sociali.

Ma quindi ecco la soluzione più utile e intelligente per poter gestire un anziano senza paure di vario genere, assumere una badante a Modena, qualcuno che tenga compagnia e non solo, ma sappia accudirlo anche nella gestione della casa e con l’esterno.

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Badante a Modena: intervista ad una famiglia che assume

Oggi affrontiamo una diversa prospettiva: quella della famiglia che sceglie di assumere una badante a Modena e di condividere i propri spazi con una persona che non si conosce.

Questo dialogo/confronto è per noi fondamentale, sia per migliorare i nostri servizi, sia per essere al corrente di ciò che sentono i nostri clienti, per capire il loro grado di soddisfazione. Un’azienda come AES domicilio, asistenza anziani a domicilio a Modena, si regge sulla corrispondenza domanda/offerta ed è quindi essenziale analizzare tutti i punti di vista del rapporto.

AES: “Buongiorno e grazie per essere qui in rappresentanza della tua famiglia. Per noi è molto importante.

Figlio: “E’ un piacere potervi aiutare come voi avete fatto con noi!”

AES: “Come è stato l’approccio con la badante che le abbiamo fatto conoscere?”

Figlio: “Molto positivo, ovviamente all’inizio non è stato facile per nessuno doversi abituare all’idea di un nuovo “componente” all’interno della famiglia, ma noi dovevamo lavorare, i figli devono andare a scuola e gli impegni vanno portati a termine, avevamo capito che la badante convivente era la risposta giusta.”

AES: “E la badante in questo percorso come si è trovata? Avete fatto qualcosa in particolare per relazionarvi con più facilità?”

Figlio: “Abbiamo cercato di rendere tutto molto spontaneo, era per il bene di mio papà. Con le bambine è stato facile perché la badante era molto gentile e amava i bambini, con mio padre è stato più complicato, ma era legato al suo percorso di accettazione più che alla badante in sè, anzi lei è riuscita a renderlo meno in salita, lavorando molto sul grado di autonomia e adattandosi alle sue esigenze. Riusciva a capire quando doveva intervenire e quando doveva lasciar fare a lui. Eravamo molto soddisfatti.”

AES: “Grazie mille, questa testimonianza è molto significativa per noi”

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Vitto e alloggio della badante convivente a Modena

Aumentano sempre di più le richieste di badanti conviventi a Modena! Vediamo in cosa consiste questa figura.

Un badante con vitto e alloggio è colui che presta assistenza ad una determinata persona, condividendo con essa lo stesso tetto e quindi stabilendo un legame continuativo che va ben oltre l’orario di lavoro prestabilito nella quasi totalità dei casi.

Questa formula lavorativa viene adottata maggiormente laddove l’assistenza debba essere prestata a soggetti anziani e non autosufficienti, i quali potrebbero avere dei bisogni anche durante il periodo notturno e non sia possibile affidare la loro situazione a persone che se ne possano occupare in maniera distinta.

AES DOMICILIO seleziona badanti a Modena, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

Il badante deve avere a disposizione un luogo dove riposare e deve avere la garanzia di ricevere un vitto, ovvero un’alimentazione adeguata che gli permette di mantenere l’integrità fisica al massimo delle sue potenzialità.

In base a quanto disposto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, nel caso in cui l’assistente rifiutasse il vitto e l’alloggio, esso deve ricevere un’indennità in sostituzione degli stessi.

L’indennità di vitto e alloggio viene versata in base a quanto dichiarato dalle tabelle previste dal contratto nazionale e non può essere in alcun modo eliminata, in quanto si tratta di un diritto del lavoratore e come tale va esercitato in ogni contesto.

È altrettanto fondamentale ricordarsi che lo stipendio del lavoratore dipendente deve essere composto da diversi elementi quali:

  • la retribuzione minima contrattuale prevista dall’ordinamento legislativo sull’assistenza verso il prossimo;
  • gli scatti di anzianità e da tutti quegli elementi che andranno a delineare l’ammontare dello stipendio quali, appunto il vitto e l’alloggio.

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